AG Progetti

Dopo il superbonus: Quali incentivi rimangono?

24 Agosto 2023

Il superbonus, l’abbiamo visto, ha stravolto tutto il sistema degli incentivi per il recupero, il miglioramento sismico e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente.

In altre parole, il sistema degli incentivi per le ristrutturazioni, dal 2020 al 2022 (e in alcuni casi anche oltre) aveva messo il TURBO.

Non solo per la maxi-aliquota di detrazione del 110%, ma anche e soprattutto per la possibilità di cedere il credito fiscale. In pratica, se avevi risparmiato qualche soldo e lo volevi investire nel miglioramento energetico o sismico della tua casa, a lavori ultimati potevi già rientrare dell’investimento, cedendo l’intero credito a una banca o altri soggetti. E poi goderti il miglioramento fatto!

Addirittura, alcuni istituti di credito avevano creato prodotti con cui prima ti finanziavano i lavori e poi ritiravano il tuo credito. Tu praticamente, in alcuni casi limite, non tiravi fuori un euro.

Sembrano notizie vecchie di secoli, ma la cosa funzionava davvero così fino a pochi mesi fa. E per un breve periodo ha funzionato davvero bene!

E oggi?

In alcuni casi, la maxi-aliquota al 110 è ancora attiva e rimarrà a tutto il 2023.

Per quali casi? Possono accedere a questa proroga le case singole che alla data del 30 settembre 2022 hanno realizzato il 30% dei lavori e i condomini con pratiche presentate prima del novembre 2022. Le altre casistiche “superstiti” hanno già una rimodulazione dell’incentivo al 90% (condomini con pratica depositata oltre novembre 2022 e case singole con reddito di riferimento < 15.000 € ecc.).

Quali incentivi ci sono oltre al tanto discusso superbonus?

Un sacco di incentivi, seppur meno generosi se vogliamo:

  • Sismabonus: per il miglioramento sismico di un immobile (volgarmente, un rinforzo strutturale appositamente progettato), ci sono aliquote variabili dal 70 all’85% delle spese sostenute, fino ad unmassimo di 96.000 € di spesa, per tutti gli immobili ad uso abitativo e produttivo.
  • Ecobonus: dal 50 al 65% della spesa su singole unità e fino al 75% in alcuni casi per interventi condominiali; è riconosciuto per l’efficientamento energetico, tramite isolamento termico di muri e solai, sostituzione di finestre, sostituzione di caldaie, installazione di generatori a biomassa, installazione di pannelli solari termici e, più in generale, globale efficientamento dell’edificio.
  • Bonus Ristrutturazioni: 50% della spesa sostenuta, fino a 96000€ di spesa, per interventi di straordinaria manutenzione, ristrutturazione o restauro di immobili abitativi.

 

 

Oppure il nuovo bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche!

(dalla pagina tematica dell’agenzia delle entrate) Si tratta di una serie di agevolazioni dedicate ai contribuenti che effettuano interventi per superare ed eliminare le barriere architettoniche.

In particolare, per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, su edifici già esistenti, è prevista una detrazione Irpef, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. In alternativa alla fruizione della detrazione in dichiarazione, è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Il bonus è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30mila a 50mila euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori.

Ma per esempio, quali interventi rientrano nel bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche?

Potrà sembrare strano, ma anche la sostituzione dei serramenti può essere incentivata col bonus barriere architettoniche, quando questi rispettano i requisiti di cui al DM 236 del 14 giugno 1989. Oppure rifare completamente un bagno, sempre nel rispetto del citato Decreto. Più in generale, tutti quei lavori che favoriscono la fruibilità degli ambienti da parte di portatori di handicap. Quindi questa è sicuramente una interessante possibilità!

Tra l’altro, col bonus barriere è ancora possibile cedere il credito o avere lo sconto in fattura!

Perché il vero problema è la cessione del credito!

Oltre alle premesse fatte, ad eccezione del Bonus Barriere architettoniche, per accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura è necessario avere depositato la CILAS prima del 14 febbraio 2023. Quindi, per quanto il superbonus proceda a tutto il 2023 al 90% e per il 2024 e 2025 con ulteriori decrementi della detrazione, la cessione del credito ha già un primo stop.

Ok, ok! Mi sta bene tutto e ho le carte in regola per la cessione, a chi mi rivolgo per cedere il credito?

Ecco un’altra cosa da dire: gli istituti di credito ad oggi attivi sono pochi. Poste Italiane, ancora in standby, parla di una riapertura del servizio da ottobre 2023. Altri istituti sono già operativi, seppur con regimi “ridotti e rigorosi” rispetto a quelli di qualche mese fa. Spiccano invece i piccoli istituti, soprattutto crediti cooperativi, con plafond più efficaci se rapportati ad un’utenza più ristretta.

“Quasi quasi ho una mezza idea per un lavoro che potrebbe rientrare in qualche incentivo, cosa faccio?”

Contattaci, tramite i canali indicati nella pagina apposita!

 

Posted in News