È capitato spesso, soprattutto da quando gli incentivi per il recupero del patrimonio edilizio esistente hanno raggiunto importi non indifferenti, di spiegare a clienti che i soldi spesi possono avere un ritorno, o, in alcuni, addirittura portare a guadagno, investendo a tutti gli effetti nell’efficienza energetica della propria casa.
La situazione che più si presta a valutazioni di questo tipo si identifica con quegli edifici oggi energeticamente meno efficienti.
E tu, sai come investire in efficienza energetica?
Quali sono i sintomi di un edificio poco efficiente?
Semplice: elevate spese di riscaldamento, di raffrescamento, umidità, freddo in casa d’inverno e caldo d’estate, spifferi dai serramenti, impianti datati ecc.
Vale la pena?
Certo, una ristrutturazione poco attenta al risparmio energetico costa meno, solitamente, di una più performante; ma quanto meno?
Ma se un privato “investe” una cifra, per esempio, di 50.000 €, siamo sicuri che non valga la pena spenderne 55.000 e avere una migliore performance energetica?
Questi 5.000 € di differenza, mi permettono di recuperare il 65% sui lavori, anziché il 50%; ipotizziamo quindi di avere un maggior incentivo di 7000 € sul totale. Inoltre, questi 5.000 € di maggiori spese, sappiamo quanto risparmio energetico mi portano? E se mi portassero 5.000 € risparmiati nei prossimi 10 anni?
…mi raccomando stiamo parlando di cifre inventate a titolo di esempio…
Però nell’esempio appena fatto, il signor Rossi ristruttura la propria abitazione, spende 5.000 € di extra rispetto a quanto previsto e ottiene 7.500 € di maggior incentivo più 5.000 € in 10 anni di risparmio energetico. Per chi, come me, non è pratico di matematica finanziaria ma sa fare due conti, ha appena compiuto un “investimento” che gli ha reso più del doppio del capitale in 10 anni.
Sfido un promotore finanziario a portare prodotti simili ad un risparmiatore.
Cosa scegliere?
Un bravo tecnico deve mettere il cliente in condizione di poter decidere su quanto “investire” in questa direzione.
Chi ristruttura dovrebbe sapere che può spendere X in una ristrutturazione inefficiente, oppure spendere Y e ragionare sul ritorno economico nel tempo dell’investimento.
Perché, in effetti, di questo si tratta: nell’esempio appena fatto, se io avessi speso 50.000 € li avrei completamente “annegati” nella ristrutturazione, e mai avrei potuto pensare di riaverne una parte.
Di ogni intervento, quindi, ne andrebbe valutata la convenienza in funzione dell’efficienza energetica conseguita. Se alla fine della valutazione dovesse emergere un rendimento del 5/6/7/8% annuo, perché non viene automatico pensare “disinvesto parte di quello che ho in borsa, azioni, libretti – per chi ha la fortuna di averne – e li investo in casa mia”? Non si tratta un ragionamento da farfalloni, sono valutazioni che davvero si possono stimare euro per euro!
È sufficiente guardare le tue bollette del riscaldamento. Se si spendono più di 1000 € all’anno e si prospettasse la possibilità di ridurre della metà (o anche di più) i tuoi consumi, che resa avresti?
Inoltre, abbandonando i tradizionali sistemi speculatori, si andrebbe a investire in eco-sostenibilità, risparmio energetico e benessere tuo e della tua famiglia.
Ecco il significato spiccio di saper investire in efficienza energetica!
…se io fossi una multinazionale finanziaria, chiamerei questo investimento “Coccole” e metterei il disegno di una casa con una sciarpa di lana intorno…
Contattaci per una valutazione dettagliata del tuo edificio!
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